Simonetta e Pasquino
Come potete credere che io sia una strega, non mi riconoscete? Guardatemi, guardatemi! Sono Simonetta, l’umile filatrice.
Come potete credere che io sia una strega, non mi riconoscete? Guardatemi, guardatemi! Sono Simonetta, l’umile filatrice.
Il Re attraverso le vocine ed i discorsi adolescenziali immaginò un corpo ed un volto ben diversi dalla realtà.
Nel lago abitava un serpente velenoso, impressionante che faceva tanta paura, somigliava ad un lucertolone gigante.
Mirko si sentì chiamare era il suo amico Abete: “Mirko sono diventato grande! Ci portano via dalla foresta, per venderci, metterci nelle case ed addobbarci per il Natale”.
Un giorno Mirko mentre correva felice e spensierato, vide una montagna strana nella forma e nel colore.
Alla fine Lorenzo decise di tornare al castello ma era pieno di tristezza per non essere riuscito a trovare una Principessa vera.
Il Re si ricordò di tutti i doni che il Barone di Carabak gli aveva portato al Castello.
Ho la tempesta dentro di me e non si fermerà, il ghiaccio coprirà ogni cosa, gelerà ogni sentimento.